Se nu massaro non è padrune de nu rìkota, ma che massaro è?
Antico proverbio contadino molisano
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Massimo Romano, consigliere IDV nella Regione Molise |
Massimo Romano, giovanissimo consigliere regionale molisano dell'Italia dei Valori, è stato il primo a denunciare una irregolarità emersa poi con chiarezza anche agli occhi dell'Europa. Una scorrettezza che è costata cara a tante aziende del settore informatico e che costerà cara anche all'erario. Il problema degli appalti è tanto centrale in termini di sviluppo dell'economia locale quanto antico e chi ha qualche potere può essere tentato di utilizzarlo a fini economici. Non è comunque tanto antico quanto il proverbio sopra citato, che dai tempi del tratturo passa per le bocche dei pastori molisani e credo renda bene l'idea. Approfondiamo la questione proprio con Massimo Romano. Completo l'intervista con alcune domande sul suo percorso politico ed alle sue idee su questioni ambientali.
Tra le nuove procedure di infrazione a carico dell'Italia, ce n'è una che riguarda il Molise: "Appalti di servizi informatici nella Regione Molise". Di cosa si tratta? E perché è stato violato il diritto comunitario?
La Regione affida annualmente, direttamente e senza bando di gara, circa 10 Milioni di euro a Molise Dati spa, una società mista partecipata per il 51% dalla regione e per il restante 49% da un privato individuato senza alcuna procedura di evidenza pubblica. Peraltro, ho scoperto - e denunciato- che la stessa molise dati spa appalta servizi milionari allo stesso socio privato presente nella compagine societaria!
La legge vieta tassativamente tale ipotesi in quanto in contrasto con la normativa sugli appalti pubblici e sulla concorrenza. Fino a quando lo sostenevo io, mi dicevano -mentendo sapendo di mentire- che sbagliavo.
Ora lo afferma perentoriamente anche l'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, censurando l'operato della regione. Sul punto, stante la palese violazione, la Commissione UE ha avviato la procedura di infrazione. Il fatto più inquietante è che il presidente della società Molise dati spa è il mandatario elettorale del presidente della Regione Michele Iorio.
Cosa accadrà adesso?
Immagino che in seguito alle mie denuncie anche la magistratura penale ed erariale vorrà provare a capire come sia stato possibile che nessuno si sia -diciamo per usare un eufemismo- accorto di quello che accadeva.
La procedura comporterà delle spese da parte della Regione Molise?
Mi sembrano evidenti profili erariali, oltre che penali, dunque credo che ci saranno conseguenze molto pesanti. Ma il fatto più grave è che si sia precluso a tanti operatori del settore dell'informatica di concorrere su appalti così significativi che avrebbero potuto dare ossigeno a decine di piccoli imprenditori se solo la regione avesse seguito le normali regole della concorrenza.
Il suo sito è molto ricco di notizie. Glie lo cura qualcuno o lo fa personalmente?
Lo aggiornano i miei collaboratori, interloquisco, tramite la rete, con decine di persone ogni giorno e rispondo sempre io personalmente.
Come entrato in politica?
Nel 2006, a 24 anni, mi sono candidato e sono stato eletto alle regionali dopo la laurea in giurisprudenza a bologna e dopo aver conseguito un dottorato di ricerca in diritto amministrativo. Poi nel 2009 sono stato candidato a sindaco di campobasso riportando il risultato del 20% circa di cui vado molto fiero in quanto circa la metà è stato conseguito con il cosiddetto voto incrociato, ossia circa il 10% dei cittadini hanno espresso la loro preferenza per la mia persona pur scelgiendo candidati consiglieri di altre liste.
Rifiuti, cultura, ambiente. Cosa la preoccupa di più e perché
Occorre che la politica torni ad occuparsi dei beni pubblici con una sensibilità molto diversa e molto più accentuata. Non possiamo appaltare l'aria, la terrra o l'acqua al profitto privato a di fuori di un quadro di regole certe e di controlli severissimi sulla qualità di quello che beviamo, che mangiamo o che respiriamo.
Province inutili. Se ne parla anche da voi? Isernia la vede in pericolo?
Le province vanno abolite subito, trasferendone le funzioni, le risorse ed il personale ai comuni. Lo avevano promesso in campagna elettorale, poi puntualmente se ne sono dimenticati tutti.
Turbogas Venafro. Perché è contro?
Perchè è una possibilità esclusa dalle previsioni del piano energetico regionale e non possiamo lasciare che a decidere su questi argomenti siano le lobby energetiche e non i cittadini, che vengono puntualmente scavalcati da decisioni prese in solitudine dall'alto.
Pale eoliche. Se dovesse decidere solo lei, cosa farebbe per il Molise e cosa non avrebbe fatto
Precludere la possibilità che vengano installate su aree di particolare pregio storico culturale ed ambientale. In questo senso, il Consiglio regionale ha approvato, su mia proposta, una legge che pone un espresso divieto in presenza di vincoli ministeriali.
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