martedì 19 aprile 2011

Intervista a Franco Fabrizio, presidente del neonato Circolo di Futuro e Libertà nel Municipio XII a Roma

Franco Fabrizio, presidente del Circolo FLI Ardeatina Castrum Leonis
Nasce il circolo di futuro e libertà ardeatina Castrum Leonis ce n’era veramente bisogno?
Il nostro circolo nasce da un’esigenza specifica quella di ricominciare a fare una sana politica per il territorio. Le ultime vicende politiche  contribuiscono a creare ulteriore confusione e i cittadini non hanno più punti di riferimento.
Il Castrum Leonis nasce per dare voce alla gente e vuole essere quel punto di riferimento utile a far  riaffiorare nella coscienza comune valori come la famiglia, la solidarietà, il bene comune, l’etica e la legalità che a mio avviso sono le basi per la nuova coscienza civica che ci apprestiamo a far nascere in ogni cittadino

Quanta importanza hanno i valori enunciati nel manifesto FLI per un circolo come il vostro?
Il Manifesto è la base di discussione per tutte le attività che intraprende il Castrum Leonis e credo sia così per i tantissimi circoli nati sul territorio italiano. Se così non fosse non esisterebbe il progetto di FLI.

Priorità? Programmi? Idee? Quali sono e perché
Oggi è semplice trovare spunti su cui lavorare, basta uscire di casa e guardarsi intorno!
La sfida più difficile sarà quella di portare a compimento il nostro lavoro perché nel “deserto “ le risorse sono minime  e le insidie tantissime.
Certamente ci impegneremo su problematiche storiche legate al nostro territorio e mai risolte.
Un esempio? La viabilità e le infrastrutture che caratterizzano il quadrante sud che comprende le due provinciali Ardeatina e Laurentina o se preferisce la riqualificazione dei grandi spazi verdi presenti sul nostro territorio o l’integrazione dei cittadini comunitari.
Perche? Le rispondo con la frase che apre il del Manifesto di Fli:
Noi amiamo l’Italia, la nostra Patria e la vogliamo orgogliosa e consapevole,unita nelle sue differenze , civile e generosa, tollerante ed accogliente , una nazione di cittadini liberi che credono nell’etica e nella responsabilità.
Certo è che per far si che ciò accada c’è bisogno dell’impegno di tutti e mi rivolgo a tutte quelle persone che si sono stancate di subire passivamente di fronte al televisore e che hanno voglia di cambiare “attivamente “ le cose.

Crede che la popolazione del Municipio sia sensibile agli appelli lanciati dal vostro circolo?
In generale vede prevalere il disinteresse, la curiosità, la voglia di cambiare o la rabbia?
Ha dimenticato la “diffidenza” verso la politica  che è il sentimento che si avverte in quasi tutte le persone con cui ho avuto modo di parlare. Per quanto riguarda i consensi posso affermare che ne abbiamo avuto molto, anche da gente che poi non si è iscritta al circolo ma che ha capito le nostre buone intenzioni e ci sostiene.
Comunque è presto per dare una valutazione più accurata visto che il nostro è un circolo giovanissimo.

Quali sono le peculiarità del Municipio XII?
Certamente è uno dei più grandi municipi capitolini  ed è composto da due realtà con caratteristiche differenti, una con un urbanizzazione prevalentemente metropolitana l’altra prevalentemente  rurale.
Le problematiche che ne derivano rispecchiano in pieno la tipologia del territorio da cui provengono. Vede, noi vogliamo che tutti i quartieri del dodicesimo municipio abbiano la possibilità di far sentire la loro voce quando l’amministrazione non li ascolta o addirittura li ignora.
Cercheremo di utilizzare facebook per avere un orecchio su tutto il territorio di Roma XII. Riuscire ad aggregare persone nel nostro gruppo “Futuro e Libertà Ardeatina Castrum Leonis”, significherà raccogliere iniziative e  disagi locali, interloquire e promuovere azioni congiunte, dare supporto e aggregare tutti quei cittadini che  si sentono abbandonati da chi li amministra.

Ha avuto modo di raffrontarsi col governo locale per alcune questioni? Crede ci sarà collaborazione oppure i contrasti nazionali potrebbero ostacolarvi?
Si, nella mia esperienza di “freeland”, se così posso dire, ho avuto contatti con il governo locale per problematiche riguardanti il territorio dove vivo e  devo riconoscere che ho sempre ricevuto una fattiva collaborazione, anche se di problemi risolti ne ho visti ben pochi.
Non posso dire la stessa cosa nei confronti della Provincia che gestisce la parte del territorio del XII municipio fuori dal G.R.A. e che è totalmente insensibile alle richieste dei cittadini.
Parlare di contrasti in un momento come questo e quando si affrontano problemi legati al territorio e quindi al bene comune non ha senso anche perché è dovere di chi ci governa accogliere le richieste di tutti.

Un suo pregio, un suo difetto
La costanza e l’impulsività rispettivamente.

Il suo politico preferito (dopo Fini)
Anche qui le rispondo prendendo spunto dal nostro Manifesto per l’Italia, dove mi pregio di ricordare il passaggio che cita testualmente unita nelle sue differenze”, ecco, dopo Fini, anzi anche prima di Fini, i miei politici preferiti sono quelli che nonostante abbiano posizioni differenti si sentano uniti nel progetto Futuro e Libertà.
Se proprio vuole dei nomi,sulla base del concetto appena esposto, posso dirle che ho sofferto e soffro per le incomprensioni tra Italo Bocchino e Adolfo Urso, due risorse che FLI non può permettere che si dividano.

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